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TESTO

1. Il senso e la religione

Albert Einstein

Qual'è il senso della nostra vita? Qual'è il senso di tutti i viventi in genere? Dare una risposta a questa domanda significa essere religiosi. Tu mi chiedi: ha assolutamente senso porre questa domanda? Io rispondo: chi percepisce la propria vita e la vita dei suoi simili come priva di senso, non solo è infelice, ma non è affatto in grado di vivere.

senso della vitaricerca di sensovitaprogettoreligiosità

inviato da Emilio Centomo, inserito il 29/01/2003

TESTO

2. La nonviolenza, forza dello spirito

Mahatma Gandhi

Non sono un visionario. Mi ritengo un idealista pratico.

La religione della nonviolenza non è intesa soltanto per i saggi indù e per i santi.
E' intesa anche per la gente comune.

La nonviolenza è la legge della nostra specie, come la violenza è la legge dei bruti.

Lo spirito giace in letargo, nel bruto, ed egli non conosce altra legge
che non quella della forza fisica.

La dignità umana chiede che si obbedisca a una legge più alta: alla forza dello spirito.

vendettanon violenzaodioforzaspirito

inviato da Emilio Centomo, inserito il 27/11/2002

TESTO

3. Senza lo Spirito Santo

Patriarca Atenagora

Senza lo Spirito Santo
Dio è lontano,
Cristo rimane nel passato,
il Vangelo è lettera morta,
la Chiesa è una semplice organizzazione,
l'autorità è una dominazione,
la missione una propaganda,
il culto una evocazione,
e l'agire dell'essere umano una morale da schiavi.

Ma nello Spirito Santo
il cosmo è sollevato
e geme nella gestazione del Regno,
Cristo risorto è presente,
il Vangelo è potenza di vita,
la Chiesa significa comunione trinitaria,
l'autorità è un servizio liberatore,
la missione è una Pentecoste,
la liturgia è memoriale e anticipazione,
l'agire umano è divinizzato.

PentecosteSpirito Santorapporto con Dio

5.0/5 (2 voti)

inviato da Emilio Centomo, inserito il 11/10/2002

TESTO

4. Ho perso la paura e ritrovato l'amore

Mio Dio, da tanto tempo io cercavo il tuo volto e mi chiedevo a chi potessi rassomigliare.

E ora sono contento di scoprire questo bambino neonato coricato sulla paglia di una mangiatoia. Eccolo, dunque, il tuo volto!

Sei tu questo neonato? Ma allora assomigli a tutti i bambini del mondo perché non ci sono differenze tra te e loro. Quanto è strana la vita!

Prima ero io che avevo paura di te, che mi sentivo sempre in colpa; ed ora sei tu quello che non bisogna spaventare.

Prima mi aspettavo che tu ti chinassi su di me per tirarmi fuori dai miei sentieri cattivi ed ora sono io che mi curvo su di te, come ci si curva su un bambino appena nato.

Mio Dio, pensavo che tu fossi uno spauracchio e invece sei un bambino piccolo piccolo.

Là sulla paglia, in questa notte d'inverno, ho perso la paura ed ho ritrovato l'amore.

Nataleamore di Dio

inviato da Emilio Centomo, inserito il 08/05/2002

TESTO

5. Non cambiare   1

Anthony de Mello, Il canto degli uccelli

Per anni sono stato un nevrotico. Ero ansioso, depresso ed egoista. E tutti continuavano a dirmi di cambiare. E tutti continuavano a dirmi quanto fossi nevrotico.

E io mi risentivo con loro, ed ero d'accordo con loro, e volevo cambiare, ma non ci riuscivo, per quanto mi sforzassi.

Ciò che mi faceva più male era che anche il mio migliore amico continuava a dirmi quanto fossi nevrotico. Anche lui continuava a insistere che cambiassi.

E io ero d'accordo anche con lui, e non riuscivo ad avercela con lui. E mi sentivo cosi impotente e intrappolato.

Poi, un giorno, mi disse: «Non cambiare. Rimani come sei. Non importa se cambi o no. Io ti amo così come sei; non posso fare a meno di amarti».

Quelle parole suonarono come una musica per le mie orecchie: «Non cambiare. Non cambiare. Non cambiare... Ti amo».

E mi rilassai. E mi sentii vivo. E, oh meraviglia delle meraviglie, cambiai!

Ora so che non potevo cambiare davvero finché non avessi trovato qualcuno che mi avrebbe amato, che fossi cambiato o meno.

È così che mi ami, Dio?

amore di Dioaccettazione di séaccettazione

5.0/5 (1 voto)

inviato da Emilio Centomo, inserito il 08/05/2002

TESTO

6. Se non riuscirai ad essere santo...

L. Boff

Udii un vecchio confratello ragionevole e buono, perfetto e santo, dire: "Se sentirai la chiamata dello Spirito, ascoltala e cerca di essere santo con tutta la tua anima, con tutto il tuo cuore e con tutte le tue forze.

Se, però, per umana debolezza non riuscirai ad essere santo, cerca allora di essere perfetto con tutta la tua anima, con tutto il tuo cuore e con tutte le tue forze.

Se, tuttavia, non riuscirai ad essere perfetto a causa della vanità della tua vita, cerca allora di essere buono con tutta la tua anima, con tutto il tuo cuore e con tutte le tue forze.

Se, ancora, non riuscirai ad essere buono a causa delle insidie del Maligno, cerca allora di essere ragionevole con tutta la tua anima, con tutto il tuo cuore e con tutte le tue forze.

Se, infine, non riuscirai ad essere santo, né perfetto, né buono, né ragionevole a causa del peso dei tuoi peccati, allora cerca di portare questo peso di fronte a Dio e affida la tua vita alla sua misericordia.

Se farai questo senza amarezza, con tutta umiltà e con giovialità di spirito a causa della tenerezza di Dio che ama gli ingrati e i cattivi, allora incomincerai a capire cosa sia ragionevole, imparerai ciò che è buono, lentamente aspirerai ad essere perfetto, e infine anelerai ad essere santo.

Se farai questo ogni giorno, con tutta la tua anima, con tutto il tuo cuore e con tutte le tue forze, allora io ti garantisco, fratello: sarai sulla strada di Francesco, non sarai lontano dal Regno di Dio!".

santitàpeccatoconversionemiglioramentomisericordia di Dio

inviato da Emilio Centomo, inserito il 08/05/2002

TESTO

7. Un fragile vaso

Rabindranath Tagore

Mi hai fatto senza fine
questa è la tua volontà.

Questo fragile vaso
continuamente tu vuoti
continuamente lo riempi
di una vita sempre nuova.

Questo piccolo flauto di canna
hai portato per valli e colline:
attraverso di esso hai soffiato
melodie eternamente nuove.

Quando mi sfiorano le tue mani immortali
questo piccolo cuore si perde
in una gioia senza confini
e canta melodie ineffabili.

Su queste piccole mani
scendono i tuoi doni infiniti.
Passano le età, e tu continui a versare,
e ancora c'è spazio da riempire.

vocazioneumiltàpiccolezzaprogetto di Diorapporto con Dio

5.0/5 (1 voto)

inviato da Emilio Centomo, inserito il 08/05/2002

TESTO

8. L'ultimo tratto

Rodolfo Sanson

T'accompagno per l'ultimo tratto.
M'accompagni per l'ultimo tratto?
Se inciampo aiutami.
Se m'attardo, aspettami.
Non quanto il Tuo,
ma pesante è il mio legno.
Poco ho creduto
che t'avesse affaticato tanto.
Il tempo è venuto
e Tu sei al mio fianco.
E d'arrivare in cima alla collina
sicuro mi sento.
E allora, se vuoi,
potrò con Te far festa.

crocesofferenzavenerdì Santodoloremorte

inviato da Emilio Centomo, inserito il 08/05/2002

TESTO

9. Il povero e la perla   1

Swami Paramananda

La perla di gran valore è nascosta profondamente.
Come un pescatore di perle, o anima mia, tuffati,
tuffati nel profondo,
tuffati ancora più giù, e cerca!
Forse non troverai nulla la prima volta.
Come un pescatore di perle, o anima mia,
senza stancarti, persisti e persisti ancora,
tuffati nel profondo, sempre più giù,
e cerca!
Quelli che non sanno il segreto,
si burleranno di te,
e tu ne sarai rattristato.
Ma non perdere coraggio,
pescatore di perle, o anima mia!
La perla di gran valore è proprio là nascosta,
nascosta proprio in fondo.
E' la tua fede che ti aiuterà a trovare il tesoro
ed è essa che permetterà che quello che era nascosto
sia infine rivelato.
Tuffati nel profondo, tuffati ancora più giù,
come un pescatore di perle, o anima mia.
E cerca, cerca senza stancarti!

conoscenza di sétalentiricerca di Dioperla preziosa

5.0/5 (1 voto)

inviato da Emilio Centomo, inserito il 08/05/2002

TESTO

10. Dio si prenderà cura di voi   1

Martin Luther King

Tu ci dai la convinzione che noi non siamo soli in questo universo. Al di sotto e al di sopra delle sabbie mobili del tempo, delle incertezze che oscurano i nostri giorni e delle vicissitudini che offuscano le nostre notti, ci sei tu, Dio sapiente e amoroso. Il tuo illimitato amore ci sorregge e ci contiene come un immenso oceano contiene e sorregge le piccole gocce di ogni onda. Con la pienezza di una marea tu muovi eternamente verso di noi, cercando di colmare le piccole insenature e baie della nostra vita con illimitate risorse.

Ogni uomo che trova questo sostegno cosmico può camminare per le vie maestre della vita senza il travaglio del pessimismo e il peso di morbose paure.

"Dio si prenderà cura di voi": questa fede trasformerà il turbine della disperazione in una calda e vivificante brezza di speranza.

Le parole di un motto che nella passata generazione si trovavano sulle pareti delle case delle persone, devono essere impresse nei nostri cuori: "La paura ha bussato alla porta. La fede ha risposto: non c'è nessuno là fuori".

abbandonofedefiduciaprovvidenza

inviato da Emilio Centomo, inserito il 05/05/2002

TESTO

11. Religione e fede

Dietrich Bonhoeffer

Uomini vanno a Dio nella loro tribolazione,
piangono per aiuto, chiedono felicità e pane,
salvezza dalla malattia, dalla colpa, dalla morte.
Così fanno tutti, tutti, cristiani e pagani.

Uomini vanno a Dio nella sua tribolazione,
lo trovano povero, oltraggiato, senza tetto né pane,
lo vedono consunto da peccati, debolezza e morte:
I cristiani stanno vicino a Dio nella sua sofferenza.

Dio va a tutti gli uomini nella loro tribolazione,
sazia il corpo e l'anima del suo pane,
muore in croce per i cristiani e pagani
e a questi e a quelli perdona.

religiositàcrocesofferenzadolore

inviato da Emilio Centomo, inserito il 05/05/2002

TESTO

12. Qualcosa per cui valga la pena di vivere

Abraham Joshua Heschel

L'uomo non riesce a trattenere il suo amaro e struggente desiderio di sapere se la vita sia soltanto una serie di momentanei processi fisiologici, di desideri e sensazioni che scorrono come i granelli in una clessidra che segna il tempo una volta sola. Si domanda se la vita è soltanto un miscuglio di fatti privi di rapporti reciproci. Non esiste un'anima sulla terra che non si sia resa conto che la vita è tetra se non si rispecchia in qualcosa che possa durare. Vogliamo tutti convincerci che esiste qualcosa per cui valga la pena di vivere.

senso della vitaricerca di sensovitaprogetto

inviato da Emilio Centomo, inserito il 05/05/2002

TESTO

13. Lettera del Capo Indiano Sealth

Capo indiano Sealth della tribù Duwanish

Il grande capo che sta a Washington ci manda a dire che egli desidera acquistare la nostra terra. Come si può comprare o vendere il cielo - il calore della terra? La cosa ci sembra strana. Noi non siamo proprietari della purezza dell'aria, dello scintillio delle acque. Come si può comprare tutto questo da noi. Ogni angolo di questa terra è sacro per il mio popolo. Ogni lucente ago di pino, ogni spiaggia sabbiosa, ogni bruma nei boschi oscuri, ogni insetto ronzante è sacro nella memoria e nell'esperienza del mio popolo. Noi sappiamo che l'uomo bianco non capisce i nostri motivi. Una porzione di terra è eguale a qualsiasi altra per lui, perché egli è uno straniero che viene nella notte e prende dalla terra qualsiasi cosa di cui abbia bisogno. La terra no è sua sorella, ma sua nemica, e quando l'ha acquistata, l'abbandona. Egli lascia la tomba di suo padre e il luogo dove i suoi figli sono nati viene dimenticato.

Non ci sono posti quieti nella città dell'uomo bianco. Nessun posto dove sentire lo struscio delle foglie primaverili o il frusciare delle ali degli insetti. Ma forse io sono un selvaggio e non capisco. Ma che senso ha la vita se un uomo non può sentire il piacevole gridare del succiacapre o il gracidare della rana di notte attorno allo stagno?

I bianchi pure passeranno - forse più presto di altre tribù. Continuate a contaminare il letto dove vivete e una notte, quando i bufali saranno stati tutti massacrati, i cavalli selvaggi tutti domati, i più segreti angoli della foresta saranno appesantiti dal lezzo di molti uomini, e i panorami delle fertili colline sfigurati dalle linee dei fili che portano parole, soffocherete nei vostri rifiuti. Dove sarà la selva? Sparita. Dove sarà l'aquila? Sparita. Che senso avrà dire addio al rondone e alle cacce se non la fine della vita e l'inizio della sopravvivenza?

ecologianaturacreato

inviato da Emilio Centomo, inserito il 05/05/2002

TESTO

14. Il senso della vita   1

Jean-Paul Sarte

Esiste un solo problema filosofico veramente serio: il suicidio. Giudicare se la vita vale la spesa di essere vissuta o meno, è rispondere alla questione fondamentale della filosofia. Il resto, per esempio se il mondo ha tre dimensioni, se lo spirito ha nove categorie o dodici, sono questioni secondarie. Sono gioco. In compenso vedo molte persone che muoiono perché giudicano che la vita non è degna di essere vissuta. Il senso della vita è il problema più urgente.

senso della vitaricerca di sensosuicidiomortevitaprogetto

inviato da Emilio Centomo, inserito il 05/05/2002

TESTO

15. Il perché emerge

A. Camus, Il mito di Sisifo

Capita il giorno in cui gli scenari crollano. Alzarsi, tram, quattro ore di fabbrica o di ufficio, mangiare, quattro ore di lavoro, mangiare, dormire e Lunedì Martedì Mercoledì Giovedì Venerdì Sabato sullo stesso ritmo. Capita che un giorno, un giorno soltanto, il "perché" emerge, e tutto comincia in questa stanchezza tinta di stupore. "Comincia", questo è l'importante. La stanchezza è alla fine degli atti di una vita meccanica, ma inaugura allo stesso tempo il movimento della coscienza.

senso della vitavitastuporeprogettoquotidianità

inviato da Emilio Centomo, inserito il 05/05/2002

TESTO

16. I cristiani nel mondo

Lettera a Diogneto, autore anonimo del II secolo

I cristiani non si distinguono dagli altri uomini né per territorio, né per lingua, né per costumi. Non abitano città proprie, né usano un gergo particolare, né conducono uno speciale genere di vita. Ma pur vivendo in città greche o barbare - come a ciascuno è toccato - e uniformandosi alle abitudini del luogo nel vestito, nel vitto e in tutto il resto, danno l'esempio di una vita sociale mirabile, o meglio - come dicono tutti - paradossale. Abitano nella propria patria come pellegrini; partecipano alla vita pubblica come cittadini ma da tutto sono staccati come stranieri, ogni nazione è la loro patria e ogni patria è una nazione straniera. Si sposano come tutti e generano figli, ma non espongono i loro nati. Hanno in comune la mensa, ma non il letto. Vivono nella carne ma non secondo la carne. Dimorano sulla terra, ma sono cittadini del cielo. Obbediscono alle leggi vigenti, ma con la loro vita superano le leggi.

testimonianzaessere cristiani

inviato da Emilio Centomo, inserito il 04/05/2002

TESTO

17. Che cos'è la preghiera?

Mahatma Gandhi

La preghiera, è la chiave che apre la porta dei mattino e chiude la porta della sera. Non c'è pace senza la grazia di Dio e non c'è grazia di Dio senza preghiera. Ecco perché chiedo a tutti voi di seguire la consuetudine della preghiera.

La preghiera non è il passatempo ozioso di una vecchietta. Compresa nel suo vero valore e ben impiegata, essa è il più potente mezzo di azione. Senza dubbio la preghiera richiede una viva fede in Dio. La preghiera vuota è come un suono di tromba, o un rumore di cembali. Deve venire dal cuore. La preghiera che viene dal cuore ci distende, ci dà il senso della nostra misura, ci indica con chiarezza qual è il prossimo passo da fare.

Nella vita possiamo perdere molte cose, ma non la preghiera che ci lega in cooperazione a Dio e gli uni agli altri. La preghiera dovrebbe essere un bagno di purificazione per lo spirito dell'uomo. Se non ci laviamo nel corpo, ne soffre la salute, allo stesso modo lo spirito diventa immondo, se non laviamo il cuore con la preghiera. Vi chiedo, pertanto, di non trascurarla mai.

Scrivendo ad un amico sul tema della preghiera, mi venne tra mano una cosa bellissima scritta da Telinyson e la voglio presentare ai lettori per vedere se riuscissi, per caso, a convertirli ad una fede sicura sull'efficacia della preghiera. Questo il gioiello: "Più cose opera la preghiera di quelle che il mondo possa sognare. Lascia pertanto che la tua voce zampilli come una fonte per me, notte e giorno. Che cos'è l'uomo più di una pecora o di una capra che nutre una vita cieca dentro il proprio cervello se, conoscendo Dio, non alza le mani in preghiera per se stesso e per quelli che lo chiamano amico? E così l'intera terra rotonda, da ogni parte è legata con catene d'oro ai piedi di Dio".

preghiera

inviato da Emilio Centomo, inserito il 04/05/2002